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15 gennaio, 2011
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14 gennaio, 2011
13 gennaio, 2011
Streghe e mistiche
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La Danza delle Streghe
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cartomantesensitivarosy: Strumenti di tortura
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La caccia alle streghe
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cartomantesensitivarosy: SATANA IN VATICANO menphis 75
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SATANA IN VATICANO menphis 75
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12 gennaio, 2011
ELVIS E TANTI ALTRI FORSE NON SONO MORTI.......
ELVIS E TANTI ALTRI FORSE NON SONO MORTI...
Quando Mina e Lucio Battisti si ritirarono dalla scena musicale, il loro pubblico ci rimase molto male. Ma per un musicista di successo è dura essere famosi, non poter scendere sotto casa nemmeno per fare quattro passi senza essere assalito da una folla di fans, curiosi, giornalisti, etc. Comunque, è dura non poter avere una vita normale. Inoltre c'è anche l'immagine da mantenere negli anni. Un artista di alto livello deve sempre essere presentabile per poter apparire su riviste, giornali, televisione... è davvero dura! Così molto spesso si è voluto immaginare che, per sfuggire a tale vita, certi artisti abbiano inscenato la loro morte, in modo da scomparire definitivamente dai molti occhi puntati contro di loro. Scomparendo in tal modo, essi non avrebbero più avuto l'obbligo di rimanere giovani e belli. Infatti, è triste vedere invecchiare le persone, specie gli uomini e le donne di spettacolo. Un esempio è rappresentato dai già citati Mina e Battisti, costretti a rimanere chiusi in casa per non farsi fotografare con i segni degli anni trascorsi sui loro visi.
Così ci sono persone che giurano di aver visto camminare per strada James Dean, oppure Jim Morrison, Elvis Presley, Kurt Cobain...
Elvis Presley, si dice, non sarebbe morto nel 1976, ma se la starebbe spassando inosservato ad Acapulco sotto falso nome. Kurt Cobain, leader dei Nirvana, avrebbe invece inscenato un suicidio per sfuggire alla notorietà. Chissà se è vero!
A destra, vediamo una foto che ritrae la casa di Kurt a Seattle. Il cancello è pieno di divieti d'accesso e nella foto si vede un cane lupo che corre contro il fotografo (me!). Non si può nemmeno stare davanti a casa sua? Cosa avranno da nascondere?
Sul leader dei Doors, Jim Morrison, si raccontano molte leggende. C'è chi giura di averlo visto dopo la morte "ufficiale", avvenuta a Parigi il 3 luglio 1971. Resta il fatto, incontestabile, che le circostanze della sua morte sono un po' strane e che, in tutti questi anni, non si è scoperto molto sulla dinamica dell'avvenimento, a causa anche all'omertà di Pam, la sua fidanzata.
In effetti, è un buon metodo. Permette di scomparire dalla scena quando si vuole, così da fissare la propria immagine giovane per l'eternità. Così, noi ricorderemo sempre Merilyn Monroe, James Dean, Kurt Cobain, Jim Morrison, Elvis Presley e tanti altri, belli e giovani. Ed anche se si tratta solo di leggende metropolitane, è sempre bello sperare che i nostri idoli siano ancora vivi e vegeti in qualche angolo del globo.
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cartomantesensitivarosy: LA LEGGENDA DI OGOPOGO
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LA LEGGENDA DI OGOPOGO
Luogo: Okanagan lake, Canada
Il mostro Ogopogo molto probabilmente fa riferimento ad una leggenda tramandata dagli indiani nativi. Essa narra che il mostro è tutt’ora un uomo posseduto da un demone. In tempi remoti quest’uomo uccise un vecchio nativo “Old Kan-He-K “(da cui prende il nome il lago: Okanagan), quindi gli dei decisero di punire l’omicida trasformandolo in un serpente marino gigante per tutta l’eternità. Gli indiani per appagare il mostro offrivano animali di piccola taglia gettandoli in un determinato punto del lago(Squally Point) nei pressi della Rattlesnake Island dove si presume che ancora oggi dimori il mostro a 1000 piedi di profondità. I primi avvistamenti risalgono al 1800: in particolare il caso di John McDougal nel 1860 che vide affondare misteriosamente la sua mandria di cavalli mentre veniva traghettata sul lago. Ci sono anche alcuni filmati che cercano di provare la sua esistenza ma nessuno documenta un primo piano della creatura… Sono state anche svolte ricerche con immersioni in vari punti del lago ma solo a 30 m di profondità poiché l’esplorazione è ardua impresa anche per i sub più esperti. Si presume che Ogopogo sia lungo dai 4,5 m ai 15 m e che abbia un corpo di colore verde scuro. Il nome Ogopogo è quello più conosciuto e si riferisce ad una canzona molto in voga negli anni 20 ma il nome indiano originale è N'HA-A-ITK che significa “demone del lago”. Secondo l’opinione degli scienziati Ogopogo(come il suo “cugino” più famoso di Loch Ness) non è altro che un dinosauro sopravvissuto all’estinzione. Tuttavia rimane uno dei più affascinanti misteri marini….
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cartomantesensitivarosy: TRATTATO DI STREGONERIA a cura di Daniele Cipriani
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TRATTATO DI STREGONERIA a cura di Daniele Cipriani
La Stregoneria fa parte del Paganesimo, e le Streghe ne sono le praticanti.
Tutte le notizie riportate dal Cristianesimo sulla stregoneria non corrispondono ai temi trattati su questo scritto. Alcune praticano quella che viene chiamata "Antica Religione", con culti e credenze popolari pagane pre-Cristiane dell'area europea, e che, in genere, si basa sul ciclo delle stagioni ed è molto legata alla terra. Altre praticano la Wicca; altre ancora non seguono particolari tradizioni, ma le esplorano. La maggior parte delle streghe crede in un sistema divino politeistico bastato su Dei e Dee che uniti formano il tutto (Wicca); mentre altre praticano semplicemente la magia (Eclettici). Le streghe possono operare sole (solitari) o in congreghe (coven). Il termine “strega” è un termine appropriato sia per il maschile che per il femminile.
Alcune Tradizioni Pagane
Tradizione Italiana: da qualcuno identificata anche come Vecchia Religione. Termine che comprende il misto di differenti vie pagane italiane basate su antiche tradizioni pre-Cristiane del paese.
Culto di Aradia: da qualcuno identificata anche come Vecchia Religione o Stregheria. Tradizione italiana in cui la Dea Diana è Regina delle Streghe, e Aradia, che ne è figlia, è il suo tramite per l'insegnamento della stregoneria.
Streghe del focolare: persone che praticano in casa e sulla propria terra, concentrandosi sul lato pratico della religione, come l'erboristeria e divinazione.
Stregoneria inglese: ha in comune tradizioni sia con i Gardneriani che con i Celtici. Il culto è emerso principalmente per decisione di Farrar, la congrega più famosa è la "International Red Garters".
Wicca alcune tradizioni
Gardneriana: è stata la prima delle tradizioni Wicca apparsa pubblicamente. Fondata da Gerard Gardner è una tradizione iniziatica e piuttosto rigida. Le congreghe operano nel più assoluto riserbo.
Celtica o Faerie Wicca: La tradizione celtica è basata sui riti del mondo celtico pre-Cristiano. Ci sono una moltitudine di Druidi che praticano questi riti e in alcuni casi essi condividono con la tradizione teutonica l'uso delle stesse rune.
Alexandriana: Si tratta di una tradizione riemersa per decisione Alex Sanders, nel 1960. I rituali sono leggermente diversi da quelli Gardneriani. Alex Sanders faceva riferimento a se stesso come ad un "re" delle "sue" streghe .
Seax-Wicca: emerso ultimamente per decisione di Raymond Buckland. Si tratta di una branca di quella gardneriana, autorizzata e riconosciuta da quest'ultima, caratterizzata da una grande determinazione allo studio e alla filologia magica.
Dianica: è comunemente riconosciuta come il ramo "femminista" della Wicca. Gli appartenenti sono infatti praticamente solo donne.
IL REDE: regole e moralità che una strega deve seguire, testo che è un punto di riferimento per ogni strega.
"Obbedirai alla Regola Wiccan in perfetto Amore e perfetta Fiducia.Vivi e lascia vivere, prendi e dai con serenità. Stabilisci il circolo per tre volte per tenere lontani gli spiriti maligni. Per legare ogni volta un incantesimo, recitalo in rima. Lo sguardo morbido, il tocco leggero, parla poco, ed ascolta molto. Gira in senso orario quando è Luna crescente, cantando la Runa delle Streghe. Quando la Luna della Signora è nuova, baciaLe la mano per due volte. Quando la Luna raggiunge il suo culmine, mettiti in cerca del tuo grande desiderio. Fa attenzione alla potente burrasca del vento di Nord, chiudi la porta e molla le vele. Quando il vento soffierà da Sud, l'Amore ti bacerà sulla bocca. Quando il vento soffierà da Ovest, le anime dei defunti non troveranno riposo. Quando il vento soffierà da Est, aspettati novità, e prepara il banchetto. Nel tuo calderone vanno nove tipi di legna, bruciali velocemente e bruciali lentamente. Fa che l'albero della tua Signora sia un Sambuco, non bruciarlo o sarai maledetto. Quando la Ruota comincia a girare, che i fuochi di Beltane inizino a bruciare. Quando la Ruota per Yule passerà, accendi il ceppo, ed il Cornuto regnerà. Stai attento ai fiori, ai cespugli ed agli alberi, e dalla Signora sarai benedetto. Dove scorrono le acque vorticose, lancia un sasso, e scoprirai la verità. Quando hai veramente bisogno, non ascoltare l'avidità degli altri. Non passare del tempo con gli sciocchi, altrimenti sarai considerato loro compare. In grazia ti incontro, in grazia mi congedo, mi si illumina la guancia, ed il cuore si riscalda. Devi prestare attenzione alla Legge del Tre, tre volte nel bene, tre volte nel male. Quando arriva la sfortuna, metti una stellina blu sul tuo sopracciglio. Sii sempre sincero in amore, altrimenti il tuo amore sarà falso con te. Queste otto parole compiono la Regola Wiccan: "FINCHÈ NON FAI MALE A NESSUNO FAI CIÒ CHE VUOI".
LEGGE DEL TRE: regola fondamentale della pratica magica. La Legge del Tre afferma che ogni cosa che si fa tornerà indietro tre volte nel bene, se si fa del bene e tre volte nel male, se si fa del male.
DIVINITADIO: il Dio è presente nel sole che brilla, senza sole non si vive ed è per questo che viene venerato come simbolo di vita. Dà forza alla terra, alle piante, ad i fiori ed alla matura in generale.
I simboli che lo rappresentano sono: corni, spade, oro, ottone, candele, frecce.
Le creature a lui sacre sono: Cani, pesci, serpenti, cervi, lupi, lucertole…
DEA: La Dea è la madre universale. È la fonte della fertilità, di saggezza infinita e di amorevoli carezze. Nella Wicca le sono riconosciuti tre aspetti attraverso i quali viene raffigurata: la Fanciulla, la Madre e l’Anziana, simboleggiate dalla Luna crescente, piena e calante. I Wiccan onorano la Dea come colei che dona fertilità, amore ed abbondanza. Noi la vediamo nella Luna, nel mare silenzioso e sempre in movimento, nello sbocciare della Natura dell’inizio della primavera. Nella Wicca si utilizzano molti simboli per onorarla, come il calderone, la coppa, l'altare, i fiori a cinque petali, lo specchio, collane, conchiglie, perle, argento, smeraldi... le creature a lei collegate sono numerose, abbiamo il coniglio, l’orso, il gufo, il gatto, il cane, il pipistrello, l’anatra, la mucca, il delfino, il leone, il cavallo, lo scricciolo, lo scorpione, il ragno, l’ape...
IL PENTAGRAMMA: simbolo Wicca usato dalle streghe come simbolo di riconoscimento e simbolo della loro religione. Si forma così: Punto superiore, lo Spirito, il Tutto e il Divino.
Punto sinistro superiore, l’Aria, l’intelligenza e le arti.
Punto destro superiore, l’Acqua, l’emozione e l’intuizione.
Punto sinistro basso, la Terra, la stabilità e la resistenza fisica.
Punto destro basso, il Fuoco, il coraggio e le sfide.
Il cerchio intorno al pentagramma rappresenta il Dio ed la Dea.
È usato per consacrare oggetti, talismani e amuleti. È una rappresentazione della Dea e il simbolo tradizionale di protezione.
LA LUNA: rappresenta la triplice Dea (Vergine, Madre, Anziana).
LUNA NUOVA: Momento ideale per le streghe per avviare qualcosa di nuovo.
LUNA CRESCENTE (vergine): Momento ideale per cambi positivi, d’amore e di crescita.
LUNA PIENA (madre): Momento ideale per fertilità, forza, amore ed abilità psichica.
LUNA CALANTE (anziana): Momento ideale per bandire, abbandonare cattive abitudini.
LE CANDELE: Composizione, colore, orientamento, consacrazione, utilizzo nelle dovute forme rituali fanno della candela un tramite indispensabile di collegamento con le forze invisibili del mondo, un ponte sottile, la cui struttura è impareggiabile. Credo siano in pochi a sapere che il simpatico e tradizionale gesto di soffiare sulle candeline della torta di festeggiamento del compleanno nasconde in realtà un profondo significato magico. A riprova che, in pratica, tutto nella Vita è Magia.
La tradizione afferma che anche in questo semplice rituale si cela un atto che trascende la mera apparenza. Tutto c'è perché la candela è in verità una sintesi di emblemi e simbolismi di estrema pregnanza. La sua stessa costituzione è allusiva; essa è, infatti, simile ad un uomo: ha un Corpo (la cera), un Anima (lo stoppino), uno spirito (la fiamma) e, come un uomo, nasce (accensione), vive invecchiando (scioglimento), muore (estinzione). È poi una sintesi perfetta fra materialità e spiritualità. Se la cera vergine che la forma sta ad indicare la materia, la fiamma che la brucia è simbolo dello spirito che, sublime, si distacca dalla materia per elevarsi. A metà, ponte fra le due realtà, c'è lo stoppino, filtro tramite il quale avviene la trasmissione dall'uno all'altro stato o condizione. La cera è chiara figurazione solare, la fiamma è espressione della Luce; la candela accesa illumina la via; spenta, abbandona invece nel buio e nelle tenebre. Le candele sono potenti catalizzatori di energie, soprattutto se abbinate a colori, erbe e pietre, per cui è bene che siano sempre presenti sull'altare. I motivi per cui una Figlia della Dea decide di accendere una candela sono moltissimi. Vediamone alcuni: la celebrazione di feste, equinozi, solstizi, della luna piena, della luna nuova, evocazioni e invocazioni degli spiriti elementari e del piccolo popolo, ricerca dello spirito guida, protezione e difesa, per la realizzazione dei desideri, per l'evoluzione interiore e il raggiungimento della sapienza, per l'amore, per la salute, per il lavoro, per il denaro o per trovare la pace.
IL CERCHIO MAGICO: Il Cerchio, Cerchio Magico o Sfera è un tempio ben definito, pur non essendo uno spazio fisico. In gran parte della Wicca, oggi i rituali ed i lavori magici hanno luogo all'interno di questo tipo di costruzione di potere personale. Il Cerchio definisce l'area rituale, trattiene al suo interno il potere personale così che possa raggiungere il culmine, isola le energie che possono distrarre e crea l'atmosfera adatta per i riti. Quando viene creato e visualizzato correttamente il Cerchio magico adempie la sua funzione di portarci più vicini alla Dea e al Dio. Il Cerchio è costruito con il potere personale, che si sente e si visualizza uscire dal corpo nell'aria. Quando è completato, il Cerchio è una sfera d’energia che circonda l'intera area di lavoro. La parola Cerchio in realtà è un termine improprio; in realtà si crea una sfera d’energia. Il Cerchio semplicemente segna l'anello dove la sfera tocca la Terra e continua attraverso di esso a formare l'altro emisfero. Il Cerchio esiste al limite dello spazio e del tempo ordinario; è "tra i mondi" del visibile e dell'invisibile, è uno spazio in cui le due realtà s' incontrano: all'interno del Cerchio vengono rivelati i nostri poteri interiori, la Dea e gli Antichi Dei. Secondo molti testi, il cerchio magico migliore ha circa tre metri di diametro. Un cerchio di tre metri è magnifico a patto che abbiate lo spazio sufficiente, ma non è utile o indispensabile per una praticante solitaria. Per tracciare il cerchio al chiuso, in genere si usano del sale e delle erbe, tappeti in cui è disegnato un cerchio o dipingendolo sul pavimento coprendolo quando non viene utilizzato. Oppure c'è chi utilizza solo cerchi visualizzati, quindi aiutandosi con l'Athame, la bacchetta o le sole mani, più precisamente il dito indice. Ogni volta che tracciate il cerchio, dovete prendere tempo per potervi ascoltare: se recitate troppo in fretta vi fate torto da sole, e lasciate spazio agli errori. L'evocazione del cerchio va fatta con reverenza. Non è un compito facile. Quando tracciamo il Cerchio, creiamo una forma d’energia che serve a limitare e contenere i movimenti delle forze sottili. Non si dovrebbe mai lasciare il Cerchio durante un rituale, perché ciò porta ad uno spreco d’energia, anche se i gatti e i bambini piccoli possono attraversarlo senza fare interferenza con il campo di forza. Gli adulti normalmente aprono una porta tracciandola con l'Athame, se devono lasciare il cerchio prima che il rituale sia terminato. Quante volte una strega praticante deve camminare intorno al cerchio che sta tracciando? Ci sono Cerchi che son stati formati con successo percorrendo una sola volta il perimetro. Altri dove il perimetro veniva percorso per nove volte. Personalmente amo fare tre volte il giro intorno al perimetro, il tre è un numero ricco di simbologia, corrisponde alle Triplici Divinità e al ciclo della Vita. Alcune streghe fanno i giri non contemporaneamente con le parole, altre invece si e per farlo consiglio di memorizzare l' invocazione. Se non lo fate, finirete con l'avere troppe cose per le mani e per la testa per poter essere efficienti e concentrati. Se per la creazione del Cerchio si gira in senso orario (Deosil) partendo da Est, per scioglierlo si parte da Nord procedendo in senso antiorario (Widdershins) visualizzando l' energia con la quale avete creato il cerchio che viene riassorbita nella bacchetta, nell'Athame o nelle vostre mani.
IL LIBRO DELLE OMBRE: Il Libro delle Ombre, detto anche Book of Shadows o BOS è il manuale delle Strega, che contiene invocazioni, rituali, incantesimi, poesie, regole che governano la magia e così via. Alcuni Libri delle Ombre vengono tramandati da un Wiccan e un altro. Per creare il vostro Libro delle Ombre, si inizia con un qualsiasi libro dalle pagine bianche. Se non riuscite a trovare un libro bianco rilegato, qualunque quaderno a righe andrà bene. si scrive su questo libro tutti i rituali, gli incantesimi, le invocazioni e le informazioni magiche che avrete composto o trovato altrove e volete conservare e usare.
INCANTESIMI: Per prima cosa si deve essere perfettamente sicuri di quello che si vuole ottenere, ponetevi tante domande e non affrettatevi, il tempo porta consiglio. Si deve essere certi che non farà male a nessuno, ma nemmeno dovrà essere una meta meschina e subdola, magari per trarne orgoglio o vantaggi immorali. Fatto questo si consultino le tavole delle corrispondenze per scegliere giorni, colori, candele, erbe e pietre adatte,si controlli l'influenza della Luna e quindi si scelga il momento più consono per quello che si vuole ottenere. Bruciate un po' di cannella che aiuterà nella creatività... inventare le parole da recitare alla Dea. Si prediligono le rime, rendono sempre il tutto più magico, ma niente vieta di scrivere poesie o improvvisarsi in una chiacchierata. Come sempre si fa quello che vi detta il cuore! se nel rito si usano delle candele, per fortificarle consiglio di incidervi la runa adatta allo scopo, oppure altri simboli magici o la parola chiave dello scopo.
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LA MALEDIZIONE DEL BIMBO CHE PIANGE
Si racconta che in Inghilterra, dagli anni '80 si incominciarono a vendere alcune stampe di un dipinto raffigurante un bel bimbo con le lacrime agli occhi. Ma si racconta anche che lo stesso quadro porti con sé una maledizione. Infatti, il povero bimbo sarebbe stato raffigurato piangente perché costretto a posare dall'artista. Negli anni subito successivi, ci furono gravi incendi che coinvolsero alcune abitazioni dell'Inghilterra e, ogni volta che i vigili del fuoco si recavano sul posto, trovavano tutto distrutto, tranne le stampe del bambino piangente, come se fosse immune alle fiamme. Anzi, si iniziò a spargere la voce che fosse proprio quel bambino a provocare gli incendi, agendo attraverso le stampe che lo raffiguravano.
Il "Sun", giornale a grande tiratura, insinuò che l'immagine portasse sfortuna. Nel 1985, proprio per via di questi enigmatici incendi, molte di queste stampe vennero bruciate in grandi falò. nel giorno di una ricorrenza popolare che si celebra il 5 novembre. Nel febbraio seguente, morì un pensionato in un incendio che distrusse interamente la sua casa. L'unico oggetto che si salvò fu proprio una di queste inquietanti stampe.
Noi del C.R.O.P. siamo entrati fortuitamente in possesso di una di queste stampe (visibile qui a destra), ma fin'ora non sono state riscontrate anomalie legate ad essa.
cartomantesensitivarosy: magia Nel Cristianesimo
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magia Nel Cristianesimo
magia Nel Cristianesimo
La magia era vista con sospetto dal Cristianesimo sin dal tempo dei Padri della Chiesa, anche se vi potevano essere pratiche ammesse, come l'utilizzo di reliquie o acqua benedetta in opposizione alla "blasfema" negromanzia (nigromantia) che coinvolgono l'invocazione dei demoni (goetia). La distinzione divenne particolarmente acuta e controversa durante l'età moderna della caccia alle streghe.
L'attuale Catechismo della Chiesa cattolica tratta della divinazione e della magia nella parte terza, sezione seconda.
Benché sia prevista la possibilità dell'ispirazione della divina profezia, in esso si rifiutano "tutte le forme di divinazione". Nella sezione "pratiche di magia e stregoneria" le pratiche "di dominare i poteri occulti" al fine di "avere un potere soprannaturale sugli altri" sono denunciate come "gravemente contrarie alle virtù della religione
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La magia nel Medioevo "tratto da wikipedia"
La magia nel Medioevo
Nonostante la polemica antimagica di alcuni scrittori cristiani, come Origene, Sant'Agostino e Tommaso d'Aquino, e l'ostilità della Chiesa nei riguardi delle arti occulte, il substrato culturale della magia medievale ebbe una certa rilevanza. Persino il mondo religioso germanico fu prodigo di divinità intrise di doti magiche, come Thor e Odino; anzi lo scopo della magia era quello di liberare le forze occulte possedute dalle potenze superiori. La produzione letteraria di carattere magico, soprattutto in età umanistica, fu molto ricca, grazie anche alla mediazione di scrittori arabi. Alcune opere astrologiche, come il Tetrabiblos di Claudio Tolomeo, l'Introductiorum di Albumasar, il Liber Vaccae (o Libro degli esperimenti) ed il famoso Picatrix, ebbero una enorme influenza sulla speculazione magica dell'età rinascimentale. Anche se alcuni autori, come Isidoro da Siviglia e più tardi Ugo da San Vittore, accomunano la magia all'idolatria, in quanto scienza conferita dai demoni, è nel XIII secolo con Guglielmo d'Alvernia e Alberto Magno, che si iniziò a porre l'accento sulla categoria della magia naturale, che tanta fortuna ebbe nei secoli immediatamente successivi. Sempre nel XIII secolo, torna in auge anche l'astrologia, con autori allora famosissimi come il forlivese Guido Bonatti, la cui influenza sarà notevole ancora nel XVI secolo.
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cartomantesensitivarosy: magia nell' islam "tratto da wikipedia"
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La magia nell'Islam
La magia è riconosciuta dall'Islam. Essa è considerata tuttavia come una "tecnica", rispondente a precise leggi, agenti per preciso disposto divino. Si condanna tuttavia la "magia nera" o saḥr shayṭānī (magia diabolica
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cartomantesensitivarosy: La magia in Medio Oriente "tratta da wikipedia"
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La magia in Medio Oriente "tratta da wikipedia"
La magia in Medio Oriente
In Mesopotamia, nelle culture sumera, accadica e caldea, come anche in Persia, la terra d'origine dei Magi, si trovano numerose attestazioni di rituali di magia cerimoniale. Tutte le fonti antiche riportano esempi di pratiche magiche, come:
l'utilizzo di "parole magiche" che hanno il potere di comandare gli spiriti;
l'uso di bacchette ed altri oggetti rituali;
il ricorrere a un cerchio magico per difendere il mago contro gli spiriti invocati;
l'utilizzo di simboli misteriosi o sigilli per invocare gli spiriti;
l'uso di amuleti che rappresentano l'immagine del demone per esorcizzarlo.
Comunque il più grande apporto culturale del Medio Oriente consisté nell'astrologia: l'osservazione degli astri era non solo magicamente inscindibile dal computo del tempo, ma anche strettamente legata ad ogni evento naturale.
cartomantesensitivarosy: La magia in Egitto 2TRATTO DA WIKIPEDIA"
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La magia in Egitto 2TRATTO DA WIKIPEDIA"
La magia in Egitto
La società dell'Antico Egitto è fortemente intrisa di credenze occulte. Nel pantheon egizio, oltre a Weret-Hekau ed Heka, Neter della magia, anche Iside e Thot, da cui derivò l'ermetismo, sono caratterizzati da poteri magici. Sono stati trovati molti papiri magici, scritti in greco, copto e demotico, che contengono formule ritenute capaci di prolungare la vita, fornire aiuto in questioni amorose e combattere i mali. È attestata anche la credenza nella cerimonia magica dell'apertura della bocca per mezzo della quale si riteneva possibile conferire un'anima a statuette, utilizzate come controfigure magiche dei defunti. Il cosiddetto "libro dei morti degli antichi egiziani" (che in origine era definito: "incantesimi che narrano l'uscita dell'Anima Verso la piena Luce del Giorno"[1]), scritto su papiri, muri tombali e sarcofagi, è l'insieme di incantesimi da pronunciarsi per la "resurrezione dello spirito e il suo ingresso nelle Regioni dell'Al di là"[2]. Per gli antichi egizi tutto è animato, per loro lo spirituale non impone leggi al fisico, ma, per analogia, così come il volto di una persona è considerato come espressione dell'anima, lo spirituale si esprime tramite il mondo fisico. La natura non è inanimata e non sottostà a "leggi", bensì l'espressione della vita passa attraverso varie fasi spirituali che, in questo mondo, vengono rappresentate dalle esperienze fisiche vissute direttamente dall'uomo. Tutto è animato e vivente, ogni fenomeno, per analogia, esprime la manifestazione di un piano spirituale nel piano fisico. L'analogia è applicata alla posizione degli astri, al simbolismo del colore, alle forme geometriche (ad esempio la figura geometrica della piramide), alle caratteristiche degli animali (zoolatria) e così via ad ogni espressione della vita. Questa civiltà, oltre cinquemila anni fa, è stata quindi crogiolo per la nascita e la codifica dell'astrologia, della teurgia e della negromanzia.
11 gennaio, 2011
cartomantesensitivarosy: Alessandra Amoroso - La Mia Storia Con Te
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Alessandra Amoroso - La Mia Storia Con Te
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09 gennaio, 2011
NOME: BELTANE - BELTAINE - BEALTUINN
ORIGINE: Gaelica
PERIODO: 1° maggio
STORIA: Nella tradizione celtica le due feste maggiori erano quelle che segnavano rispettivamente l'inizio dell’estate e dell'inverno. Gli antichi Celti avevano infatti due sole stagioni: la metà oscura e la metà luminosa dell'anno, le successive suddivisioni furono introdotte più tardi dagli agricoltori. Il primo maggio si ha dunque la festa di Beltane (pron. Beltein) nome anglicizzato che corrisponde al gaelico irlandese Bealtaine (pron. B'ioltinna) e al gaelico scozzese Bealtuinn (pron. B'ialten) In Scozia Bealtuin è il Giorno di Maggio, May Day, mentre in Irlanda Bealtaine è il nome dell'intero mese di maggio. Beltane significa “i fuochi di Bel”, i quali venivano accesi in onore di Bel (Beh, Balor o Belenos sono altri nomi con la quale è conosciuto in varie aree celtiche). Bel è il “Luminoso”, dio di luce e di fuoco. Non una divinità solare perché per i Celti il sole era un’entità femminile, tuttavia presentante alcuni attributi solari. Una sorta di controparte celtica di Apollo. Il sole in molte tradizioni antiche era un simbolo della divinità, non la divinità stessa. (nel Cristianesimo non viene adorato l’agnello ma tuttavia questo animale è simbolo di Gesù).
Molti studiosi hanno interpretato Bel come l’equivalente del gallico Cernunnos e del britannico Heme, due divinità maschili della fertilità, signori dei boschi e degli animali. Essi sono la controparte nordica di Pan e il loro culto, celebrato nei boschi e nelle campagne, sopravvisse a lungo nel Medio Evo, tanto che può aver contribuito a creare l'immagine delle streghe adoratrici del demonio. Agli occhi degli ecclesiastici che cosa altro poteva essere un’entità animalesca munita di corna, e i cui fedeli celebravano riti orgiastici? Simbolicamente Cernunnos e Bel possono essere due aspetti del Dio Padre che feconda la Dea Madre, aspetti rappresentati dai due temi che dominano la festa di Beltane: fertilità e fuoco. Il fuoco in questa festa rappresenta appunto il calore della passione che genera la vita. I fuochi di Bel erano accesi sulle colline per celebrare il ritorno della vita e della fertilità nel mondo. Ogni tribù accendeva ritualmente grandi fuochi. E’ significativo l’uso di legno di quercia, infatti la quercia è l’albero attribuito alla metà luminosa dell’anno che proprio a Beltane celebra il suo trionfo. Nell'Irlanda pagana nessuno poteva accendere un fuoco di Beltane finché l’Ard Ri (Grande Re) non avesse acceso il primo fuoco rituale sulla collina di Tara, il centro mistico e politico dell’antica Irlanda. I fuochi di Beltane venivano spesso accesi in coppia, e tra i due fuochi veniva fatto passare il bestiame, per propiziare latte abbondante, fertilità e buona salute per tutto l’anno, prima di essere condotto ai pascoli estivi. Ci poteva essere una spiegazione “razionale” per questa pratica dato che il calore poteva uccidere i batteri e i microbi accumulatisi sulla pelle degli animali nelle sporche stalle invernali, ma il significato principale era comunque quello di una purificazione rituale tramite il fuoco, una vera e propria “pulizia di primavera”. Il fuoco distrugge i poteri ostili, purifica l’aria e favorisce la fertilità di tutti gli esseri viventi. Anche le persone e gli oggetti venivano fatti passare attraverso i due fuochi. La gente danzava attorno ai falò: si danzavano danze con alti salti quali la Danza del Cervo e la Danza del Salmone Saltante, ricordi di antiche danze di caccia e pesca. Molte donne danzavano in cerchio su bastoni di legno in una frenetica danza di fertilità, per promuovere la crescita dei nuovi raccolti (i bastoni divennero poi manici di scopa ma la loro forma fallica suggerisce sempre il tipo di energia che veniva evocata).
Quando le fiamme dei falò iniziavano ad abbassarsi le persone saltavano sui fuochi, usanza ancora praticata in Scozia e in Irlanda per propiziarsi la fortuna. Così giovani e ragazze saltano per trovare l’anima gemella, i viaggiatori per garantirsi viaggi sicuri, le spose per ottenere figli e perfino le donne gravide per assicurarsi un parto facile! Infine, le ceneri dei fuochi venivano sparse sulla terra per garantire la fecondità dei campi. Dopo le danze e i salti spesso le giovani coppie si appartavano col favore dell’oscurità continuando a modo loro le celebrazioni Infatti Beltane era una festa di fertilità nella quale la Madre terra e il Grande Dio dei boschi si accoppiavano. Per la gente comune era una festa orgiastica. Per tutta la notte del 30 aprile (come si è detto i Celti facevano cominciare i giorni dal crepuscolo del giorno precedente) si susseguivano in un’atmosfera orgiastica banchetti e danze che terminavano con l’avvento della nuova vita. Su questa notte vegliava la Grande Dea della fecondità, che dominava allo stesso tempo il destino dei semi e quello dei morti e che perciò era la Dea della Morte in Vita. Si entrava in comunicazione con il mondo infero e con i defunti.
In questo periodo, vero e proprio momento “caotico” di passaggio, le leggi della realtà ordinaria sono quasi sospese e si aprono le porte dei regni ultraterreni come il sidhe, il regno fatato dei Celti. A differenza dei defunti umani, gli esseri fatati non sempre sono benevoli: in questo periodo le fate appaiono agli umani e chiunque si addormenta sotto un biancospino (albero fatato) rischia di essere portato via da loro. Molte leggende associate a queste feste riguardano spesso gli incantamenti dell’Altro Mondo.
La notte del 30 aprile fu demonizzata per questi motivi dal Cristianesimo che ne fece una notte di convegni di spiriti e di streghe, ma anche nel folklore “pagano” europeo si prendevano precauzioni contro le fate e gli spiriti malvagi. Era (e spesso ancora è) tabù sposarsi a maggio perché era il mese delle Nozze Sacre del Dio e della Dea, e in Inghilterra non si comprano scope nuove di maggio perché esse spazzerebbero via la buona fortuna.
La festa celtica di Beltane divenne la festa medievale di Calendimaggio. L’inizio della bella stagione era celebrato con tornei dove il vincitore, personificazione del Dio vittorioso sulle tenebre invernali, otteneva il diritto di sposare la damigella per cui si era battuto. In molte località europee divenne usanza formare comitive di giovani che giravano per i villaggi cantando stornelli e augurando la buona fortuna. Rami e fiori venivano portati dai boschi la mattina di Beltane per decorare porte e finestre o per fabbricare ghirlande che i giovani portavano in giro per le strade cantando e chiedendo cibo e dolci in cambio. Infatti una caratteristica dei festeggiamenti di Beltane è la celebrazione della vegetazione, così una usanza celtica era quella di appendere una ghirlanda primaverile (simbolo della grande Dea) a un tronco privo di rami (simbolo fallico del Dio selvaggio), si può facilmente comprendere perché i Puritani proibissero nel 1641 i pali di maggio, ripristinati solo successivamente con la restaurazione monarchica! A Beltane si eleggevano tra i giovani anche il Re e la Regina di maggio, rappresentati in terra delle antiche divinità, che regnavano per tutta la festa portando in processione i sacri rami (i “Maggi”) nei boschi e che spesso governavano anche le altre feste e danze dell’anno. Infine tutte le coppie si appartavano di nuovo nei campi e nei boschi, con la scusa di portare il Maggio o raccogliere fiori, e questo provocò nel corso dei secoli dure reazioni da parte delle autorità ecclesiastiche! Un chierico scozzese scrisse “a fatica una ragazza torna a casa vergine”. Più tardi lo scrittore Rudyard Kipling scriverà nella sua poesia
“A Tree Song”
“Oh, non dite al prete della nostra promessa che la chiamerebbe peccato
Ma noi siamo stati fiori nei boschi tutta la notte”
Queste usanze possono sembrare a qualcuno volgari, tuttavia la fertilità e la continuazione della stirpe erano cose di primaria importanza: i figli erano una ricchezza e una benedizione, anche se illegittimi. Ma la festa di Beltane era caratterizzata anche da altre usanze. Ad esempio analogamente al solstizio d’estate, in molte località europee si riteneva questo periodo propizio alle sorgenti miracolose e si compivano riti e pellegrinaggi alle sacre sorgenti. Così la rugiada raccolta all’alba del primo maggio era particolarmente potente e si usava come liquido calmante per gli occhi o come lozione di bellezza.
Pianta sacra di Beltane è il biancospino, la cui fioritura rappresentava per i Celti l’inizio della festa. E’ pianta della Dea, come la quercia è l’albero del Dio. Si dice infatti che il suo profumo ricordi quello della sessualità femminile. Inoltre è anche una pianta legata all’Altro Mondo, associata alle fate. Piante di biancospino che crescono solitarie su una collina o vicino ad una sorgente sono ritenute segnali del regno delle fate. Gli esseri fatati abitano nelle piante di biancospino. Il tabù sulla raccolta di questa pianta viene sospeso a Beltane, quando può essere raccolto per la festa o per essere portato in casa.
CELEBRARE BELTANE: Beltane è un momento in cui le energie della luce e della vita si manifestano nel loro aspetto piò gioioso e trionfale. Questo è un tempo in cui celebriamo il ritorno dell’estate e della fertilità
Fisicamente è periodo di scampagnate e feste all’aperto, in questo periodo di solito ci sentiamo fisicamente bene, in cui i nostri bioritmi si sono adattati alle accresciute ore di luce e ci siamo lasciati alle spalle i momenti critici della fine dell’inverno e dell’inizio della primavera. Quindi è il momento adatto per operare, per condurre a realizzazione le cose che ci siamo prefissati di compiere.
Psicologicamente i nostri pensieri si volgono all’esterno, per fare e operare. Questa estroversione stagionale fa sì che questa sia un’epoca propizia ai nuovi amori e alle nuove amicizie, come anche al rafforzamento delle relazioni già esistenti. E’ il momento di passare più tempo con gli altri. E’ anche tempo di stimolare la nostra creatività e la nostra fertilità interiore.
Spiritualmente possiamo celebrare questa festa in vari modi. Seguendo le tradizioni possiamo piantare un palo di maggio in un prato e danzare con i nostri amici. Oppure possiamo mettere ghirlande di fiori attorno ad un albero. Un’altra tradizionale attività di Beltane è attaccare nastri rossi (colore della passione) a cespugli di biancospino per propiziare amore, fortuna o guarigione. Si possono accendere due piccoli fuochi e passare in mezzo ad essi per purificarci, sentendo la loro energia riempire i nostri corpi quando attraversiamo il loro spazio.
Se vogliamo si può celebrare questa data in un modo più rituale. La vigilia del primo maggio accendiamo un piccolo fuoco all’aperto o (se desideriamo restare in casa o non abbiamo la possibilità di trovare uno spazio adatto) una candela rossa dicendo: “Signore del Bosco porta i tuoi doni di fecondità perché la terra si desti dal suo sonno”. Poi si accende un secondo fuoco a sinistra del primo (o una candela color verde) dicendo: “Bella Signora della Terra, gioisci. Il Grande Cervo viene a cercare la sua sposa perché l’estate è arrivata”. Poi passiamo in mezzo ai due fuochi per tre volte, salutando l’estate che è arrivata e gridando “Bel!”. Si medita per un attimo sui misteri della fertilità, con riferimento sia al fiorire della Natura, sia alla nostra fertilità interiore. Possiamo infine consumare ritualmente vino e dolci (lasciandone sempre una parte per la Madre Terra e le sue creature). Questo è un rituale che sarebbe preferibile celebrare con altre persone o ancor meglio, col proprio partner. In quest’ultimo caso il rito può terminare nel modo in cui terminavano i festeggiamenti intorno ai fuochi di Beltane o al palo di Maggio: con un bel “matrimonio” silvestre.
note: Una celebrazione di Beltane si tiene ogni anno la notte del 30 aprile a Calton Hill, presso Edimburgo (Scozia), a cui partecipano circa 15.000 persone. (fonte Wikipedia)
ORIGINE: Gaelica
PERIODO: 1° maggio
STORIA: Nella tradizione celtica le due feste maggiori erano quelle che segnavano rispettivamente l'inizio dell’estate e dell'inverno. Gli antichi Celti avevano infatti due sole stagioni: la metà oscura e la metà luminosa dell'anno, le successive suddivisioni furono introdotte più tardi dagli agricoltori. Il primo maggio si ha dunque la festa di Beltane (pron. Beltein) nome anglicizzato che corrisponde al gaelico irlandese Bealtaine (pron. B'ioltinna) e al gaelico scozzese Bealtuinn (pron. B'ialten) In Scozia Bealtuin è il Giorno di Maggio, May Day, mentre in Irlanda Bealtaine è il nome dell'intero mese di maggio. Beltane significa “i fuochi di Bel”, i quali venivano accesi in onore di Bel (Beh, Balor o Belenos sono altri nomi con la quale è conosciuto in varie aree celtiche). Bel è il “Luminoso”, dio di luce e di fuoco. Non una divinità solare perché per i Celti il sole era un’entità femminile, tuttavia presentante alcuni attributi solari. Una sorta di controparte celtica di Apollo. Il sole in molte tradizioni antiche era un simbolo della divinità, non la divinità stessa. (nel Cristianesimo non viene adorato l’agnello ma tuttavia questo animale è simbolo di Gesù).
Molti studiosi hanno interpretato Bel come l’equivalente del gallico Cernunnos e del britannico Heme, due divinità maschili della fertilità, signori dei boschi e degli animali. Essi sono la controparte nordica di Pan e il loro culto, celebrato nei boschi e nelle campagne, sopravvisse a lungo nel Medio Evo, tanto che può aver contribuito a creare l'immagine delle streghe adoratrici del demonio. Agli occhi degli ecclesiastici che cosa altro poteva essere un’entità animalesca munita di corna, e i cui fedeli celebravano riti orgiastici? Simbolicamente Cernunnos e Bel possono essere due aspetti del Dio Padre che feconda la Dea Madre, aspetti rappresentati dai due temi che dominano la festa di Beltane: fertilità e fuoco. Il fuoco in questa festa rappresenta appunto il calore della passione che genera la vita. I fuochi di Bel erano accesi sulle colline per celebrare il ritorno della vita e della fertilità nel mondo. Ogni tribù accendeva ritualmente grandi fuochi. E’ significativo l’uso di legno di quercia, infatti la quercia è l’albero attribuito alla metà luminosa dell’anno che proprio a Beltane celebra il suo trionfo. Nell'Irlanda pagana nessuno poteva accendere un fuoco di Beltane finché l’Ard Ri (Grande Re) non avesse acceso il primo fuoco rituale sulla collina di Tara, il centro mistico e politico dell’antica Irlanda. I fuochi di Beltane venivano spesso accesi in coppia, e tra i due fuochi veniva fatto passare il bestiame, per propiziare latte abbondante, fertilità e buona salute per tutto l’anno, prima di essere condotto ai pascoli estivi. Ci poteva essere una spiegazione “razionale” per questa pratica dato che il calore poteva uccidere i batteri e i microbi accumulatisi sulla pelle degli animali nelle sporche stalle invernali, ma il significato principale era comunque quello di una purificazione rituale tramite il fuoco, una vera e propria “pulizia di primavera”. Il fuoco distrugge i poteri ostili, purifica l’aria e favorisce la fertilità di tutti gli esseri viventi. Anche le persone e gli oggetti venivano fatti passare attraverso i due fuochi. La gente danzava attorno ai falò: si danzavano danze con alti salti quali la Danza del Cervo e la Danza del Salmone Saltante, ricordi di antiche danze di caccia e pesca. Molte donne danzavano in cerchio su bastoni di legno in una frenetica danza di fertilità, per promuovere la crescita dei nuovi raccolti (i bastoni divennero poi manici di scopa ma la loro forma fallica suggerisce sempre il tipo di energia che veniva evocata).
Quando le fiamme dei falò iniziavano ad abbassarsi le persone saltavano sui fuochi, usanza ancora praticata in Scozia e in Irlanda per propiziarsi la fortuna. Così giovani e ragazze saltano per trovare l’anima gemella, i viaggiatori per garantirsi viaggi sicuri, le spose per ottenere figli e perfino le donne gravide per assicurarsi un parto facile! Infine, le ceneri dei fuochi venivano sparse sulla terra per garantire la fecondità dei campi. Dopo le danze e i salti spesso le giovani coppie si appartavano col favore dell’oscurità continuando a modo loro le celebrazioni Infatti Beltane era una festa di fertilità nella quale la Madre terra e il Grande Dio dei boschi si accoppiavano. Per la gente comune era una festa orgiastica. Per tutta la notte del 30 aprile (come si è detto i Celti facevano cominciare i giorni dal crepuscolo del giorno precedente) si susseguivano in un’atmosfera orgiastica banchetti e danze che terminavano con l’avvento della nuova vita. Su questa notte vegliava la Grande Dea della fecondità, che dominava allo stesso tempo il destino dei semi e quello dei morti e che perciò era la Dea della Morte in Vita. Si entrava in comunicazione con il mondo infero e con i defunti.
In questo periodo, vero e proprio momento “caotico” di passaggio, le leggi della realtà ordinaria sono quasi sospese e si aprono le porte dei regni ultraterreni come il sidhe, il regno fatato dei Celti. A differenza dei defunti umani, gli esseri fatati non sempre sono benevoli: in questo periodo le fate appaiono agli umani e chiunque si addormenta sotto un biancospino (albero fatato) rischia di essere portato via da loro. Molte leggende associate a queste feste riguardano spesso gli incantamenti dell’Altro Mondo.
La notte del 30 aprile fu demonizzata per questi motivi dal Cristianesimo che ne fece una notte di convegni di spiriti e di streghe, ma anche nel folklore “pagano” europeo si prendevano precauzioni contro le fate e gli spiriti malvagi. Era (e spesso ancora è) tabù sposarsi a maggio perché era il mese delle Nozze Sacre del Dio e della Dea, e in Inghilterra non si comprano scope nuove di maggio perché esse spazzerebbero via la buona fortuna.
La festa celtica di Beltane divenne la festa medievale di Calendimaggio. L’inizio della bella stagione era celebrato con tornei dove il vincitore, personificazione del Dio vittorioso sulle tenebre invernali, otteneva il diritto di sposare la damigella per cui si era battuto. In molte località europee divenne usanza formare comitive di giovani che giravano per i villaggi cantando stornelli e augurando la buona fortuna. Rami e fiori venivano portati dai boschi la mattina di Beltane per decorare porte e finestre o per fabbricare ghirlande che i giovani portavano in giro per le strade cantando e chiedendo cibo e dolci in cambio. Infatti una caratteristica dei festeggiamenti di Beltane è la celebrazione della vegetazione, così una usanza celtica era quella di appendere una ghirlanda primaverile (simbolo della grande Dea) a un tronco privo di rami (simbolo fallico del Dio selvaggio), si può facilmente comprendere perché i Puritani proibissero nel 1641 i pali di maggio, ripristinati solo successivamente con la restaurazione monarchica! A Beltane si eleggevano tra i giovani anche il Re e la Regina di maggio, rappresentati in terra delle antiche divinità, che regnavano per tutta la festa portando in processione i sacri rami (i “Maggi”) nei boschi e che spesso governavano anche le altre feste e danze dell’anno. Infine tutte le coppie si appartavano di nuovo nei campi e nei boschi, con la scusa di portare il Maggio o raccogliere fiori, e questo provocò nel corso dei secoli dure reazioni da parte delle autorità ecclesiastiche! Un chierico scozzese scrisse “a fatica una ragazza torna a casa vergine”. Più tardi lo scrittore Rudyard Kipling scriverà nella sua poesia
“A Tree Song”
“Oh, non dite al prete della nostra promessa che la chiamerebbe peccato
Ma noi siamo stati fiori nei boschi tutta la notte”
Queste usanze possono sembrare a qualcuno volgari, tuttavia la fertilità e la continuazione della stirpe erano cose di primaria importanza: i figli erano una ricchezza e una benedizione, anche se illegittimi. Ma la festa di Beltane era caratterizzata anche da altre usanze. Ad esempio analogamente al solstizio d’estate, in molte località europee si riteneva questo periodo propizio alle sorgenti miracolose e si compivano riti e pellegrinaggi alle sacre sorgenti. Così la rugiada raccolta all’alba del primo maggio era particolarmente potente e si usava come liquido calmante per gli occhi o come lozione di bellezza.
Pianta sacra di Beltane è il biancospino, la cui fioritura rappresentava per i Celti l’inizio della festa. E’ pianta della Dea, come la quercia è l’albero del Dio. Si dice infatti che il suo profumo ricordi quello della sessualità femminile. Inoltre è anche una pianta legata all’Altro Mondo, associata alle fate. Piante di biancospino che crescono solitarie su una collina o vicino ad una sorgente sono ritenute segnali del regno delle fate. Gli esseri fatati abitano nelle piante di biancospino. Il tabù sulla raccolta di questa pianta viene sospeso a Beltane, quando può essere raccolto per la festa o per essere portato in casa.
CELEBRARE BELTANE: Beltane è un momento in cui le energie della luce e della vita si manifestano nel loro aspetto piò gioioso e trionfale. Questo è un tempo in cui celebriamo il ritorno dell’estate e della fertilità
Fisicamente è periodo di scampagnate e feste all’aperto, in questo periodo di solito ci sentiamo fisicamente bene, in cui i nostri bioritmi si sono adattati alle accresciute ore di luce e ci siamo lasciati alle spalle i momenti critici della fine dell’inverno e dell’inizio della primavera. Quindi è il momento adatto per operare, per condurre a realizzazione le cose che ci siamo prefissati di compiere.
Psicologicamente i nostri pensieri si volgono all’esterno, per fare e operare. Questa estroversione stagionale fa sì che questa sia un’epoca propizia ai nuovi amori e alle nuove amicizie, come anche al rafforzamento delle relazioni già esistenti. E’ il momento di passare più tempo con gli altri. E’ anche tempo di stimolare la nostra creatività e la nostra fertilità interiore.
Spiritualmente possiamo celebrare questa festa in vari modi. Seguendo le tradizioni possiamo piantare un palo di maggio in un prato e danzare con i nostri amici. Oppure possiamo mettere ghirlande di fiori attorno ad un albero. Un’altra tradizionale attività di Beltane è attaccare nastri rossi (colore della passione) a cespugli di biancospino per propiziare amore, fortuna o guarigione. Si possono accendere due piccoli fuochi e passare in mezzo ad essi per purificarci, sentendo la loro energia riempire i nostri corpi quando attraversiamo il loro spazio.
Se vogliamo si può celebrare questa data in un modo più rituale. La vigilia del primo maggio accendiamo un piccolo fuoco all’aperto o (se desideriamo restare in casa o non abbiamo la possibilità di trovare uno spazio adatto) una candela rossa dicendo: “Signore del Bosco porta i tuoi doni di fecondità perché la terra si desti dal suo sonno”. Poi si accende un secondo fuoco a sinistra del primo (o una candela color verde) dicendo: “Bella Signora della Terra, gioisci. Il Grande Cervo viene a cercare la sua sposa perché l’estate è arrivata”. Poi passiamo in mezzo ai due fuochi per tre volte, salutando l’estate che è arrivata e gridando “Bel!”. Si medita per un attimo sui misteri della fertilità, con riferimento sia al fiorire della Natura, sia alla nostra fertilità interiore. Possiamo infine consumare ritualmente vino e dolci (lasciandone sempre una parte per la Madre Terra e le sue creature). Questo è un rituale che sarebbe preferibile celebrare con altre persone o ancor meglio, col proprio partner. In quest’ultimo caso il rito può terminare nel modo in cui terminavano i festeggiamenti intorno ai fuochi di Beltane o al palo di Maggio: con un bel “matrimonio” silvestre.
note: Una celebrazione di Beltane si tiene ogni anno la notte del 30 aprile a Calton Hill, presso Edimburgo (Scozia), a cui partecipano circa 15.000 persone. (fonte Wikipedia)
08 gennaio, 2011
CACCIA ALLE STREGHE "tratto dal wikipedia"
Con il termine caccia alle streghe si indica la ricerca e la persecuzione di donne sospettate di compiere sortilegi, malefici, fatture, legamenti, o di intrattenere rapporti con forze oscure ed infernali dalle quali ricevere i poteri per danneggiare l'uomo, specialmente nella virilità, o nello sciogliere o legare amori.(connotati, questi, che nell'immaginario popolare hanno da sempre delineato la figura della strega). Il fenomeno della caccia alle streghe nacque all'incirca alla fine del XV secolo e perdurò fino all'inizio del XVIII secolo all'interno dell'occidente cristiano. Benché le prime tesi sulla stregoneria vengano fatte risalire alla letteratura cattolica del 1400 circa, fu in particolare nelle regioni protestanti in cui ebbe maggior rilevanza e recrudescenza il fenomeno, soprattutto durante l'Umanesimo e il Rinascimento. In quell'epoca, le streghe, ritenute sospette e pericolose dalle autorità civili e religiose, furono oggetto di persecuzioni che sovente terminavano con la morte. Nella terminologia moderna, per estensione, con "caccia alle streghe" si indica l'atto di ricercare e perseguire determinate categorie di persone quando questa ricerca viene condotta usando misure estreme e con scarsa considerazione della reale colpevolezza o innocenza, nella convinzione che punire un colpevole in più ben valga l'ingiusta punizione di molti innocenti. Svolazzante a cavallo sul suo manico di scopa, così viene rappresentata la strega nell'iconografia popolare ed artistica, immagine che però ricopre una realtà storica complessa, fatta di sapere sciamanico e di persecuzioni, antichissime credenze legate ai culti pagani della fertilità risalendo al mondo antico ed oltre.... La Chiesa Cattolica mentre da una parte ha sempre combattuto le credenze magiche, dall'altra parte è stata la più forte sostenitrice della realtà oggettiva di streghe, maghi e stregoni, giustificando la credenza nel sabba diabolico. E se, da un lato ha prodotto, nei secoli, diversi documenti (citiamo il Canon episcopi, risalente addirittura al IX secolo e destinato ai vescovi) contro la superstizione, dall'altro ci sono 13 bolle in cui viene accettata la realtà della stregoneria, tutt'oggi non "abiurata". "Fra tutte le eresie, la più grande è quella di non credere nelle streghe e con esse, nel patto diabolico e nel sabba" (dal Malleus Maleficarum). Le "cacce alle streghe" si concentrarono soprattutto tra la fine del 1400 e la prima metà del 1600 e conobbero due ondate: una dal 1480 al 1520 e l'altra dal 1560 al 1650. Le presunte streghe (e a volte anche i loro figli, soprattutto se femmine), appartenevano per lo più alle classi sociali inferiori ed erano di solito vedove, prostitute, levatrici ed herbarie.
07 gennaio, 2011
06 gennaio, 2011
SACCHETTO DI PROTEZIONE FAI _DA_TE
QUESTO SACCHETTO ANDRA' SISTEMATO VICINOALLA PROPRIA ABITAZIONE OPPURE VERRA' INDOSSATO.....
VA FATTO IN UNA FASE DI LUNA CRESCENTE.
ACQUISTARE SETA BIANCA PER L' OCCASIONE E CUCIRE CON UN FILO DI COTONE ROSSO.
LE ERBE DA INSERIRE DEVONO ESSERE DEBITAMENTE TRITATE E MESCOLATE E SONO:
FIORI DI LAVANDA, CHIODI DI GAROFANO,POLVERE DI RADICE DI IRIS,SANDALO, FIORI DI TIGLIO E ALCUNE GOCCE DI ESSENZA DI MUSCHIO.(QUALCHE GOCCIA DEL PROPRIO PERSONALE O PREFERITO PROFUMO ANCHE).
ALLA FINE PRATICARE UNA CUCITURA COME CHIUSURA,SEMPRE CON DEL FILO ROSSO E AL CHIAROR DI LUNA...
INCANTESIMO FACILISSIMO,,,,DA PROVARE ASSOLUTAMENTE...
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SACCHETTO DI protezione
QUESTO SACCHETTO SERVE PER "ALLONTANARE" INTERFERENZE DI OSSESSIONE O CATTIVERIA CHE A VOLTE CI COLPISCONO.
IN UN SACCHETTO DI SETA BIANCA COMPRATO PER L' OCCASIONE, INSERIRE LA LAVANDA.MENTA,IRIS,PATCHOULI E QUALCHE GOCCIA DI ESSENZA DI ZIBETTO O DI CEDRINA.
OVVIAMENTE INDOSSARLO O TENERLO DIETRO LA PORTA DI CASA...
E' OTTIMO VE LO ASSIVURO, PER LE INVIDIE E PER LE INIMICIZIE....
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MAGIE DELLE ESSENZE
magia delle essenzeNome essenza |
Effetti
| Pianeta e giorno |
ORIGANO | Stimola il sistema nervoso, la fantasia, le aspirazioni, favorisce la concentrazione | MERCURIO - MERCOLEDI' |
PEONIA | Coraggio, volontà, fortuna | GIOVE - GIOVEDI' |
ROSA | Per l'amore e per equilibrare le facoltà psichiche | VENERE - VENERDI' |
RUTA | Contro sfortuna e malocchio | SATURNO - SABATO |
SANDALO | Per l'equilibrio psicofisico | VENERE-SOLE VENERDI' - DOMENICA |
VANIGLIA | Modera i caratteri infantili e porta volitività e ambizione | GIOVE - GIOVEDI' |
VIOLETTA | Serenità interiore, dinamismo, costruttività | VENERE - VENERDI' |
GERANIO | Protegge gli ambienti | MARTE - MARTEDI' |
INCENSO | Frena l'invecchiamento e rigenera | SOLE - DOMENICA |
MENTA | Favorisce la longevità e stimola le facoltà mentali. Dona energia Favorisce la fortuna | SOLE-MARTE DOMENICA - MARTEDI' |
VERBENA | Afrodisiaco, dona amicizia e amore | VENERE - VENERDI' |
GINESTRA | Protegge dagli spiriti bassi e malevoli | MARTE - MARTEDI' |
LILLA' | Sviluppa capacità medianiche e chiaroveggenza | VENERE - VENERDI' |
ANGELICA | Dona fascino e fortuna per il raggiungimento dei propri scopi | SOLE - DOMENICA |
ARTEMISIA | Si usa nell'evocazione degli spiriti celesti. Bruciata o sparsa in casa (poche gocce) la protegge dagli spiriti infernali | MARTE - MARTEDI' |
TIGLIO | Per la fortuna nei sentimenti o sul lavoro | LUNA - LUNEDI' |
TUBEROSA | Contro le malvagità. Aumenta la sensualità femminile | MARTE - MARTEDI' |
ROSMARINO | Per favorire e dare ospitalità agli Spiriti Elementali | SOLE - DOMENICA |
SALVIA | Allontana le negatività e dona pace e prosperità nelle case | SOLE - DOMENICA |
ASSENZIO | Previene i pericoli, limita la propria aggressività, dona riflessione e spirito critico, calma le menti agitate, fortifica | MARTE - MARTEDI' |
BASILICO | Dona fascino e prestigio, accentua volontà ed energia fisica | MARTE - MARTEDI' |
SPIGANARDO | Per la concentrazione e il raccoglimento, le ispirazioni | SATURNO - SABATO |
ACACIA | Per sfuggire alle ambiguità e agli inganni anche amorosi | SOLE - DOMENICA |
FELCE | Per essere meno volubili, stimola la fantasia e la forza d'animo. Un'antica superstizione dice che bruciarla fà piovere! | SOLE-MERCURIO DOMENICA - MERCOLEDI' |
GARDENIA | Allontana le malattie | LUNA - LUNEDI' |
LAVANDA | Per sviluppare fascino personale, dona ascendente, protezione, fortuna | MERCURIO-GIOVE MERCOLEDI' - GIOVEDI' |
MUGHETTO | Richiama l'amore, talismano contro i nemici, porta fortuna, potenzia le energie positive | VENERE - VENERDI' |
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La magia delle candele
Come si accendono le candele
E' preferibile accenderle usando una candela bianca che compreremo ed useremo solo per questo scopo.
Come si spengono
Inumidire le dita e stringerle sullo stoppino o usare gli appositi spengimoccolo.
Come si scelgono le candele
COLORE DELLA CANDELA | SCOPO | GIORNO | POTERE | PIANETA E SPIRITO | FUMIGAZIONI |
BIANCO | PUREZZA, PROTEZIONE, ESORCISMO.E' L'ALTERNATIVA SE NON SI DISPONE DI CANDELE DI ALTRO COLORE ------- | LUNEDI' | AMBIVALENTE | LUNA - GABRIEL | SANDALO |
ARGENTO | MAGNETISMO, MEDIANITA', PSICHE, QUESTIONI FEMMINILI ------ | LUNEDI' | AMBIVALENTE | LUNA - GABRIEL | SANDALO |
GRIGIO | PER INIZIARE QUALSIASI COSA ----- | LUNEDI' | AMBIVALENTE | LUNA - GABRIEL | SANDALO |
NERO | ASSORBE LE NEGATIVITA' O LE RICHIAMA, PER SCOPI NEGATIVI O PURIFICATORI (CON LA BIANCA) ------ | SABATO | NEVAGITO | SATURNO - CASSIEL | GIUSQUIAMO ACONITO |
BLU | FORTUNA, BUONI AUSPICI, PROTEZIONI DA PERSONE POTENTI ------ | GIOVEDI' | POSITIVO | GIOVE - SACHIEL | ALOE PINO |
ROSSO | POTENZA, LEGAMENTI SESSUALI, PASSIONE, CONTRO I NEMICI E LE NEGATIVITA' ------ | MARTEDI' | NEVAGITO | MARTE - SAMAEL | ACANTO ASSENZIO |
ROSA | SENTIMENTO, AMICIZIA, SERENITA' ------ | VENERDI' | POSITIVO | VENERE - ANAEL | VERBENA MIRTO |
ORO O GIALLO | DENARO, SUCCESSO, FASCINO, POTENZA, PER FAR RIFIORIRE ATTIVITA' FERME ------ | DOMENICA | POSITIVO | SOLE - MICHAEL | SANDALO GIRASOLE |
ARANCIO | CONOSCENZA OCCULTA, QUESTIONI MATERIALI, FORTUNA, AFFARI, SUCCESSO. ------ | DOMENICA | POSITIVO | SOLE - MICHAEL | SANDALO GIRASOLE |
VERDE | PER LEGAMENTI D'AMORE, VITTORIE ABBONDANZA, PER GLI ACCRESCIMENTI ------ | VENERDI' | POSITIVO | VENERE - ANAEL | VERBENA MIRTO |
MARRONE | MATERIALITA', STABILITA', LAVORO, STUDIO, IMMOBILI ------ | MERCOLEDI' | AMBIVALENTE | MERCURIO - RAPHAEL | MASTICE |
CELESTE | POTERE OCCULTO, CONTINUITA' | MERCOLEDI' | AMBIVALENTE | MERCURIO - RAPHAEL |
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RITO DI SAN GIOVANNI
Ritualistica Wicca-Mezza estate-S. Giovanni
Mezza Estate
(21 Giugno, Litha per i Celti)
Il solstizio d'estate, il giorno più lungo dell'anno, e da questo momento in poi le giornate si accorceranno sempre più. E' il giorno adatto ad ogni incantesimo perché è il giorno di potere del Dio soprattutto per purificare, salute e fertilità.
Prima del rito, fate un piccolo sacchetto di stoffa, pieno di erbe come lavanda, camomilla, erba di S. Giovanni, verbena, o altre erbe della Mezza Estate elencate nel “Grimorio Erboristico.” Mentalmente riversate tutti i vostri guai, i problemi, dolori, sofferenze, malattie, se ce ne sono, in questa piccola supplica mentre la costruite. Chiudetela per bene con un nastro rosso. Mettetelo sull’altare da usare durante il rito. Inoltre dovrebbe essere lì, o nei paraggi, il calderone. Anche se usate le candele per segnare i quarti, dovrebbe essere sull’altare anche una candela rossa in un porta candele. Per i rituali all’aperto, accendete un fuoco –anche se piccolo- e gettate in esso questo sacchetto.
Sistemate l’altare, accendete le candele e l’incensiere, e disponete il Circolo delle Pietre.
Recitate il Canto di Benedizione.
Invocate la Dea ed il Dio.
(21 Giugno, Litha per i Celti)
Il solstizio d'estate, il giorno più lungo dell'anno, e da questo momento in poi le giornate si accorceranno sempre più. E' il giorno adatto ad ogni incantesimo perché è il giorno di potere del Dio soprattutto per purificare, salute e fertilità.
Prima del rito, fate un piccolo sacchetto di stoffa, pieno di erbe come lavanda, camomilla, erba di S. Giovanni, verbena, o altre erbe della Mezza Estate elencate nel “Grimorio Erboristico.” Mentalmente riversate tutti i vostri guai, i problemi, dolori, sofferenze, malattie, se ce ne sono, in questa piccola supplica mentre la costruite. Chiudetela per bene con un nastro rosso. Mettetelo sull’altare da usare durante il rito. Inoltre dovrebbe essere lì, o nei paraggi, il calderone. Anche se usate le candele per segnare i quarti, dovrebbe essere sull’altare anche una candela rossa in un porta candele. Per i rituali all’aperto, accendete un fuoco –anche se piccolo- e gettate in esso questo sacchetto.
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misteri dal mondo
MISTERI DEL MONDO - Il Manoscritto di Voynich
Il manoscritto Voynich, noto come il libro più misterioso del mondo, è l'unico libro scritto nel medioevo che non è stato ancora decifrato. Il manoscritto contiene immagini di piante mai viste ed è scritto in un idioma che non appartiene ad alcun sistema alfabetico/linguistico conosciuto. È conservato attualmente all'Università di Yale, negli Stati Uniti, dove reca il numero di catalogo «Ms 408».
Dallo stile e dai costumi dei personaggi delle illustrazioni possiamo soltanto avanzare l’ipotesi che sia stato redatto alla fine del XIV secolo. La prima notizia certa su questo manoscritto è una lettera del Seicento, ritrovata fra le sue pagine, dalla quale veniamo a sapere che il manoscritto fu acquistato nel 1586, per la considerevole somma di seicento ducati d’oro, da Rodolfo II, Imperatore del Sacro Romano Impero. Successivamente, verso la fine del Seicento, il manoscritto scomparve. L’unico documento che lo riguarda è una lettera che il rettore dell’Università di Praga Joannes Marcus Marci, presumibilmente detentore del manoscritto, inviò nel 1666 al celebre gesuita Athanase Kircher, esperto crittografo, invitandolo a tentare la soluzione del manoscritto, che ricomparve, come abbiamo detto, soltanto nel 1912, in un convento dei gesuiti. Voynich lo affidò immediatamente ai massimi esperti di codici segreti, ma nessuno è riuscito a trovare una soluzione convincente e il mistero rimane ancora oggi.
Dallo stile e dai costumi dei personaggi delle illustrazioni possiamo soltanto avanzare l’ipotesi che sia stato redatto alla fine del XIV secolo. La prima notizia certa su questo manoscritto è una lettera del Seicento, ritrovata fra le sue pagine, dalla quale veniamo a sapere che il manoscritto fu acquistato nel 1586, per la considerevole somma di seicento ducati d’oro, da Rodolfo II, Imperatore del Sacro Romano Impero. Successivamente, verso la fine del Seicento, il manoscritto scomparve. L’unico documento che lo riguarda è una lettera che il rettore dell’Università di Praga Joannes Marcus Marci, presumibilmente detentore del manoscritto, inviò nel 1666 al celebre gesuita Athanase Kircher, esperto crittografo, invitandolo a tentare la soluzione del manoscritto, che ricomparve, come abbiamo detto, soltanto nel 1912, in un convento dei gesuiti. Voynich lo affidò immediatamente ai massimi esperti di codici segreti, ma nessuno è riuscito a trovare una soluzione convincente e il mistero rimane ancora oggi.
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